
Il Pasubio è un grandioso massiccio delle Prealpi Venete occidentali, a ponte tra la Val di Posina, il
gruppo del Carega e gli Altipiani di Folgaria, Fiorentini e Tonezza, lungo la linea di confine tra il
Veneto e il Trentino.
Presenta una serie di cime che dal Soglio dell'Incudine si dirige a nord verso il Col Santo, attraversando
Cima Palon, massima elevazione con m. 2.232. Una vasta rete di mulattiere e sentieri, fra cui la celebre
Strada delle 52 Gallerie, si dirama su ogni lato del massiccio, conservano i segni della Grande Guerra.
Zona Sacra
La parte sommitale del Pasubio comprendente il Cogolo Alto, Cima Palon, il Dente Italiano e Austriaco è
stata dichiarata Zona Sacra il 29 Ottobre del 1922.
A Cima Palon, m. 2.232, sorge una torretta e da questa cima si gode un panorama stupendo: dal gruppo
dell'Ortles, all'Adamello, al Gruppo del Brenta e Marmolada.
L'ingresso della galleria Gen. Papa è stato ripristinato nel 1973. Proseguendo si entra in una insellatura:
si tratta della Damaggio, così chiamata a ricordo del sottotenente Salvatore Damaggio che il 12 Luglio 1916
riuscì con soli 5 uomini e un'unica mitragliatrice ad opporre una resistenza decisiva ai pesanti attacchi
austriaci.
Dente Italiano: all'ingresso della galleria è posta una statua della Madonna. A fatica si può
leggere: "Ave Maria, qui mi posero custode, i fanti della Brigata Piceno, 235° fanteria."
Per una breve scalinata si arriva alla cima del Dente Italiano, m. 2200 dove sono ancora visibili i resti
delle trincee e i crateri provocati dalle granate. Il Dente Italiano può essere percorso fino alle enormi
rovine prodotte dallo scoppio della gigantesca mina austriaca il 13 marzo 1918 che provocò 60 morti fra i
soldati italiani che rimasero sepolti dalle macerie
Strada delle 52 Gallerie
Si svolge lungo una bellissima e ardita mulattiera lungo Km. 6,5 che passa entro 52 gallerie, scavate nella
viva roccia: è una delle opere più ardite che mai siano state costruite da soldati. Fu costruita quando gli
Austriaci occuparono il Monte Maio (sopra Posina) e poterono infilare con tiri di artiglieria la strada degli
Scarubbi. Quest'opera di alta ingegneria militare fu portata a termine a tempo di primato, in sei mesi;
lavorarono 600 operai e la 33° Compagnia Minatori del 5° Genio della 1° Armata; fu terminata dal Cap. Picone,
oggi Generale.
Flora e Fauna
Nelle zone prative trovano il loro habitat favorevole alcune specie tra le più belle della flora alpina: ad
esempio, la genziana, il giglio rosso e il giglio martagone, il rododendro, le stelle alpine, cuscini rosa
di gentili fragili silene, il raponzolo di roccia, la potentilla, ecc.
La grossa fauna non è abbondante ma abbastanza varia. Si possono incontrare il capriolo e il camoscio da poco
reintrodotto. Anche l'aquila fa la sua apparizione nel cielo del Pasubio. Tra i mammiferi minori va rilevata
la presenza della lepre alpina, della martora, dello scoiattolo e della avicola delle nevi. Prossimi
all'estinzione sono il gallo cedrone, il gallo forcello, il francolino e la pernice bianca. Questi
uccelli chiedono solo un po' di pace per nidificare per potersi riprodurre.
Abbondante invece la piccola fauna, dai rettili agli insetti, dagli anfibi agli uccelli di montagna.
Annamaria Saccardo
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